F E D E R A Z I O N E . S P E L E O L O G I C A . P U G L I E S E

Bozza Codice di comportamento grotte di particolare interesse
(approvato con verbale di Assemblea Gruppi del ________) 

 

Premessa
La Federazione Speleologica Pugliese, di seguito FSP e' un'associazione senza scopo di lucro che ha tra i propri obiettivi statutari quello di incentivare la Speleologia nella Regione Puglia, curandone un armonico ed ordinato sviluppo attraverso un'adeguata educazione e formazione degli speleologi e nel pieno rispetto e salvaguardia del patrimonio carsico regionale. Essa inoltre si pone l'obiettivo di favorire lo studio dei fenomeni geologici, morfologici, idrologici, meteorologici, paleontologici, medici, ecologici, etnografici, di folclore ed economico-turistici attinenti l'ambiente carsico.

La L.R. 33/2009 individua la FSP come referente della Regione Puglia per le attività speleologiche e riconosce il pubblico interesse alla tutela, gestione e valorizzazione della geodiversità regionale con particolare attenzione al patrimonio speleologico di cui si riconosce, in generale, l'importanza scientifico, ambientale, culturale e turistico-ricreativo.
Tanto premesso, considerando che:
• in Puglia sono molteplici le cavità già note dove le suddette peculiarità riconosciute dalla L.R. hanno valore elevato se non anche unico e di anno in anno avvengono sempre nuove scoperte,
• la frequentazione speleologica di queste emergenze, data la sensibilità di tali ambienti, richiede particolari accorgimenti e cautele,
con il fine della tutela di tali cavità i gruppi speleologici della Puglia aderenti alla FSP sottoscrivono il presente codice etico dove sono definiti:
• i principi sulla base dei quali saranno eventualmente redatti specifici Piani di gestione speleologica di singole cavità di particolare interesse ambientale e storico-culturale;
• le regole comportamentali alle quali aderisconoi i singoli speleologi iscritti ai Gruppi federati durante la frequentazione di cavità definite di particolare interesse ambientale e storico-culturale in assenza di specifici regolamenti.

Art. 1
Si definiscono cavità di particolare interesse scientifico e storico-culturale gli ambienti ipogei, naturali o artificiali, dove, al di là della reale presenza di un vincolo naturalistico, archeologico, ecc. riconosciuto con specifico provvedimento dalla Pubblica Amministrazione, la Comunità speleologica regionale riconosce delle peculiarità scientifiche, ambientali, storico-culturali e turistico-ricreative che possono essere compromesse a causa della frequentazione incontrollata.
Nello specifico ed a titolo esemplificativo le cavità di particolare interesse scientifico e storico-culturale sono:
• tutte le cavità naturali ed antropiche interessate da un qualsiasi specifico vincolo riconosciuto con provvedimento della Pubblica Amministrazione e/o riportate nell'elenco dei Geositi o delle emergenza geologiche della Regione Puglia così come definiti ai sensi della L.R. 33/2009;
• le cavità, naturali ed antropiche, che ospitano, anche stagionalmente, colonie di Chirotteri o colonie di qualsiasi altra specie animale e vegetale di riconosciuto interesse;
• le cavità, naturali ed antropiche, interessate dalla presenza di depositi archeologici e/o paleontologici non soggette a specifico vincolo
• le cavità, naturali ed antropiche, ad uso cultuale e quelle la cui frequentazione e legata alla tradizione popolare seppure prive di evidenze archeologiche;
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• …..................................

Art. 2
E' istituito con il presente Regolamento l'elenco delle cavità, naturali ed antropiche, di interesse scientifico e storico-culturale, di seguito allegato. E' compito della Commissione Catasto che opera in seno alla FSP tenere aggiornato tale elenco. L'elenco è annualmente trasmesso alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici della Puglia, alla Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia, all'Assessorato all'Ecologia della Regione Puglia ed ai Comuni nel cui territorio ricadono le grotte.

Art. 3
La frequentazione speleologica delle cavità di interesse scientifico e storico-culturale non deve determinare modificazioni permanenti all'ambiente ipogeo che possano essere, in generale, causa del depauperamento del valore ambientale e storico-culturale del sito.

Art. 4
La frequentazione speleologica delle cavità di interesse scientifico e storico-culturale avverrà esclusivamente per scopi di ricerca e di aggiornamento dei dati catastali e, nel caso previsto dalla Legge, previa acquisizione dei relativi permessi per le cavità soggette a vincolo.
Se le attività sopra indicate comportano l'esecuzione di scavi, disostruzioni, prelievo di campioni geologici, colorazioni, catture per ricerche biospeleologiche, ecc. e per lo svolgimento dei corsi di Speleologia, il Gruppo e/o i Gruppi speleologici proponenti redigeranno, sulla base dei principi ispiratori del presente codice etico, uno specifico “Piano di gestione della cavità e programma degli interventi”.

Art. 5
Il “Piano di gestione della cavità e programma degli interventi” è sottoposto al parere vincolante del Comitato Esecutivo della Federazione Speleologica Pugliese (o di una specifica commissione o anche del Comitato esecutivo in riunione congiunta con i coordinatori delle commissioni attivate al momento) che ne approva lo svolgimento previa acquisizione, nel caso previsto dalla Legge, dei relativi permessi per le cavità soggette a vincolo. In tale piano sono indicate le specifiche peculiarità della cavità, viene descritta l'attività di ricerca speleologica che si intende intraprendere, la sua durata temporale, i sui effetti prevedibili sull'ambiente ipogeo, le misure di salvaguardia che saranno messe in atto per mitigare o annullare tali effetti.

Art. 6
Per la frequentazione delle cavità di particolare interesse ambientale e storico-culturale, al fine di limitare gli impatti sul sito, anche in assenza del “Piano di gestione della cavità e programma degli interventi” e per la redazione del sudetto Piano, i Gruppi Speleologici federati si impegnano a rispettare le seguenti indicazioni tecniche di indirizzo:
• il numero degli speleologi presenti contemporaneamente in grotta sarà sempre il minimo indispensabile a garantire lo svolgimento, in piena sicurezza, delle attività previste, sarà vietato l'utilizzo si sistemi di illuminazione a carburo ed imposto il divieto di fumare;
• la progressione in grotta avverrà lungo percorsi tracciati che saranno seguiti da tutti i componenti della squadra di lavoro e comunque limitando al massimo il disturbo connesso al calpestio;
• sarà posta particolare attenzione ad evitare la dispersione involontaria di rifiuti;
• sarà evitato l'abbandono di attrezzatura speleologica (corde, connettori, ecc) o scientifica non più utilizzabile;
• si eviteranno, per quanto possibile, i bivacchi interni e le lunghe permanenze;
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Art. 7
Alla conclusione dei lavori previsti nel “Piano di gestione della cavità e programma degli interventi” sarà redatta una dettagliata relazione delle attività svolte che sarà consegnata alla FSP ed al soggetto pubblico responsabile dell'eventuale tutela e gestione della cavità.

 

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